Per l’esperienza maturata e grazie al metodo misto si possono validare architetture informative anche non digitali quali: segnaletica di aeroporti, ospedali, centri commerciali, ma anche negozi o uffici di grandi dimensioni.
In particolare ci sono due metodi per meglio definire lo sviluppo dei contenuti e l’architettura degli stessi: il card sorting e il test sull’architettura informativa.
Card sorting
Per rendere questo possibile ci avvaliamo del card sorting, uno strumento che ci consente di capire come le persone vedano raggruppati i contenuti all’interno di un ambiente informativo e quale relazione ci sia tra questi contenuti.
È un metodo che ben si adatta all’organizzazione di ambienti digitali perché permette di capire:
Attraverso la tecnica del card sorting questi aspetti vengono investigati con le persone alle quali il sito è rivolto, che esprimono direttamente il loro modello “ideale” di organizzazione dei contenuti.
A ogni persona viene richiesto di ordinare dei cartoncini – realmente su carta o resi in digitale – che riportano scritto il nome di una sezione o di un contenuto del sito, raccogliendoli in gruppi che ritiene per qualche motivo affini.
In generale questa metodologia può essere estesa a più ambiti: una particolare sezione del sito i cui contenuti sono difficili da organizzare, una intranet ricca di informazioni, un lungo elenco di voci da inserire in opportuni menù a tendina, un e-commerce che tratta prodotti particolari o tanto simili da essere difficili da organizzare.
Nel caso di progettazione di siti web, un obiettivo non secondario è progettare una struttura di contenuti che sia efficace anche per la visibilità nei motori di ricerca.
Test su architettura informativa
Questo test (da remoto in prima battuta e poi live per le verifiche) viene utilizzato per valutare la qualità della nuova architettura informativa e per garantire la reperibilità ed esplorabilità dei contenuti.
Ecco come si svolge il test. Le persone (selezionate rispetto agli obiettivi di posizionamento che vengono concordati con il partner) interagiscono direttamente dal loro dispositivo, cercando di portare a termine dei compiti opportunamente definiti dal nostro team.
I compiti sono ideati per valutare la qualità della navigazione e della categorizzazione dei contenuti: la persona naviga una struttura di contenuto con il fine di trovare una specifica informazione, senza l’ausilio di alcuna rappresentazione grafica.
Report finale
Al termine dell’attività avremo un report che ci consente di ottimizzare l’efficacia dei criteri di classificazione e della struttura delle informazioni, il labeling utilizzato per identificare le voci di menu e i contenuti, le correlazioni tra i contenuti e la gerarchizzazione delle informazioni stesse.